Il Questore di Grosseto, ha emesso 27 provvedimenti di divieto di ritorno nei confronti di altrettante persone che avevano partecipato a dei “rave party” illegali nel mese di aprile dello anno a Cinigiano, e nel mese di luglio a Tirli, nel comune di Castiglione della Pescaia (GR), alcune delle quali con precedenti relativi a invasione di terreni, commessi in occasione della partecipazione a precedenti “rave party” illegali. In precedenza erano già stati emessi dal Questore altri 15 analoghi provvedimenti sempre per la partecipazione ai “rave party” in questione, in occasione dei quali era stato necessario sgomberare  l’area occupata abusivamente attraverso l’azione delle Forze di Polizia.

La Divisione Anticrimine della Questura di Grosseto, ha svolto in merito, una articolata e complessa istruttoria, attraverso una puntuale ricostruzione dei fatti ed in relazione ai reati commessi, al termine della quale sono stati emessi i provvedimenti del foglio di via che comporta il divieto di recarsi rispettivamente nel comune di Castiglione della Pescaia e Cinigiano per il periodo di tre anni, ritenendo sussistenti a loro carico chiari elementi di pericolosità sociale e non essendosi evidenziato alcun legame degli stessi, né di tipo lavorativo, né di residenza o familiare con i predetti Comuni.

Ulteriori fogli di via verranno emessi prossimamente nei confronti di altri partecipanti ai suddetti “rave party” illegali.

Dall’inizio dell’anno, Il Questore di Grosseto ha complessivamente emesso n. 45 provvedimenti di rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio e divieto di ritorno in vari Comuni della Provincia di Grosseto, dato quest’ultimo in consistente aumento rispetto allo scorso anno.

L’emanazione delle misure di prevenzione personali del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno da parte del Questore, rientra nel più ampio concetto della c.d. Polizia di Sicurezza, cioè quella branca dell’attività di polizia amministrativa che la legge connette all’Autorità di pubblica sicurezza, diretta a prevenire atti o attività contrastanti con l’ordinamento giuridico oppure in grado di infrangere l’ordinata e sicura convivenza sociale, dato quest’ultimo in forte incremento rispetto allo scorso anno.


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